Monday, April 23, 2007

SAMARCANDA

"...fiumi, poi campi, poi l'alba era viola, bianche le torri che infine toccò, ma c'era sulla porta quella nera signora e stanco di fuggire la sua testa chinò..."

Ascoltandola, oggi, sono stata fulminata da due pensieri fondamentali.
Il primo è: tendiamo a classificare come stronzi coloro che si comportano seguendo le regole di un egocentrismo sfrenato, ma gli egocentrici sono sempre, inequivocabilmente, persone deboli o disadattate o entrambe. Ergo meriterebbero la nostra compassione più sincera invece che l'odio che tendiamo a riservare loro.
Il secondo è: ci sono delle cose che accadono solo perchè devono accadere, punto. Non serve a niente affannarsi a correre nella direzione opposta perchè se deve succedere succederà. Anzi, probabilmente sarebbe meglio non fuggire affatto.

2 comments:

raraavis said...

1. Penso che chi segue le regole di un egocentrismo sfrenato goda tanto quando riceve odio che quando riceve compassione da chi lo circonda; in un caso e nell'altro raggiunge il suo scopo: essere al centro delle attenzioni altrui facendo il proprio comodo. Forse la compassione ci fa sentire più "a posto", ma dubito nella sua utilità. Bisognerebbe volere ugualmente bene, anche se non è facile...
2. Quasi, quasi è meglio correre incontro agli avvenimenti...

onar said...

1.Non sono sicura, secondo me chi cerca così prepotentemente le attenzioni altrui non è in grado di trovare in sè quel minimo di autostima/amore che consente di vivere un' esistenza equilibrata. Una persona così sola merita compassione. Almeno finchè non cominci a speculare su questo rifiutandosi di dialogare con sè e cercarsi..allora sarebbe più naturale un sincero disprezzo...ma il confine tra le due situazioni è troppo labile..
2. è lo stesso...