Monday, April 24, 2006

finito il periodo pasquale e il relativo misticismo si impone un pensiero antropologico.
se cè una cosa che ho imparato a fare in questi anni di assoluta solitudine (oltre a frami flm mentali)è osservare la gente e riflettere sui vari comportamenti. Sono giunta alla conclusione che si possono facilmente stilare alcune semplici regole che valgono per tutti,perchè infono,nonostante le proteine che sintetizziamo e tutte le balle cristiane sulla nostra unicit,siamo tutti uguali.Abbiamo tutti le stesse paure,debolezze e fragilità,tutti sognamo,tutti rimaniamo delusi e soffriamo allo stesso modo,e tutti cerchiamo un puntello a cui aggrapparci. La prima regola che ho dedotto è che nessno fa mai nulla gratuitamente,aveva ragione epicuro,le relazioni umane sono tutte utilitaristiche;anche i sentimenti più puri nascono esclusivamente o per rimpinzare e rinvigorire la nostra autostima deperita o perchè infondo la solitudine fa paura un po a tutti,questo nei casi migliori ovviamente.La seconda regola è che siamo talmente fragili e impegnati ad autosostenerci da non pensare mai nemmeno per un secondo che anche gli altri possano essere altrettanto fragili;anche perchè è molto più comodo pensare che coloro che mi sorreggono siano forti in modo da poter svolgere al meglio il loro lavoro,quindi appena uno di questi "puntelli"che sono supposti essere forti,maturi responsabili,impeccabili,infallibili ecc.ha il coraggio di smettere la maschera e rivelarsi per la sua umanitè (cioè debole,egoista,immaturo,fragile,pronto a mollare tutto x un sogno(che di per sè e una cosa tutt altro che deplorevole)e anche stronzo,perchè no?)siamo tutti pronti a criticare deprecare e farne un colpevole designato,un farmakos,un cristo. Va bene,la violenza fa parte di noi e difronte a una delusione sono quasi d'obbligo i rimproveri e i rimpianti,ma andrebbe ricordato che quelli che si beccano più insulti in genere sono anche i soli che hanno saputo uscire dalla bambagia dell'utero farcito di belle parole come crescita,adolescenzafragilità,sbattimento,x andare contro se stessi e le proprie comodità e mettersi in gioco x una causa che magari non sentivano neanche così fortemente.la folla uniformata è sempre in grado di accusare e crociffigere ma nessuno di loro saprebbe dissociarsi.
siamo tutti qui a discutere delle scelte altrui,nel bene e nel male ma nessuno prova mai a considerare i pensieri di chi gli sta intorno.E basta!ognuno vada dove vuole andare e invecchi come gli pare e si scelga la libertà che preferisce perchè l'unico legame umano che veramente vale è quello con se stessi e sarebbe un peccato guastarlo x rimanere incatenati a stupoidi giudizi o situazioni vincolantì.Fuggire è un nostro bisogno,volare via quando ne abbiamo l'occasione un nostro diritto.E chissenefrega di tutte le varie responsabilità!!!!Non ne posso più di questi sistemi che ti impongono uno stile di chiedono di rimanere unito,concentrato,legato,quasi controllano le tue scelte camuffandolo da interesse e carità cristiana pronta al tuo servizio a farti crescere. stronzate!il cristianesimo si fonda su un linciaggio dove quelli che lanciano i sassi siamo noi: non mi venite a perlare di grande famiglia tutti uniti perchè alla fine sono i più ipocriti!E quelli che dimostrano un po di sano egoismo invece di mascherarlo vengono schiacciati sotto mille richieste di responsabilità. Assurdo. Liberiamoci da queste catene!!!basta!!!
questa cosa ha preso più le sembianze di uno sfogo che altro..si vede che ne avevo bisogno...
il riferimento al fatto di cronaca,per è inserito è fin troppo chiaro..
john barleycorn must die

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