Sunday, August 19, 2007

Doppio post folle N.101.06

Due cose da riportare. Una bella,una nè bella nè brutta. Cominciamo da quella bella. Stamattina ho rivisto Giovanni, dopo mesi di assenza e malattia, lacrime e preghiere. Si è seduto vicino a me e stavo per scoppiare a piangere, onestamente non so con quale volontà ho trattenuto le lacrime. Evviva!Non so se la mia gioia di oggi durerà a lungo, però oggi bisognava festeggiare e piangere,perchè no? Che sia un caso che l'abbia incontrato proprio in chiesa?chi lo sa...però ci sta una canzone, una delle mie preferite tra l'altro:

Celebrate Dio con me
e per sempre la sua bontà,
nel dolore gridai a Lui,
mi trasse in salvo mai più temerò.

Seconda cosa, che vuole avere il carattere di una semplice considerazione. Ieri ho avuto la mia opportunità per dimostrarmi che sono pronta a partire. Il risultato è che ora so che non sono pronta. Non per quell'aspetto almeno. In realtà è andato tutto bene, a parte il ritardo la corsa forsennata e la risultante ascella pezzata, ero giusto un pò tesa, niente di che.Ed è stato tutto praticamente perfetto, una mezz'ora incantevole. Però l'obbiettivo era di tornare a casa paralizzata e tremante, invece è rimasto un tarlo in fondo alla mia mente per tutto il tempo e alla fine ero pronta a partire per Varallo con la solita speranza inutile. A questo punto non rimane che affidarsi Holderlin:

Vieni, placami, voluttà delle Muse celesti
che un giorno conciliasti gli elementi,
al suono della pace dei celi ordina la lotta furiosa
finchè nel cuore umano gli opposti si uniscano.
La natura antica degli uomini, calma, grande,
si levi forte e limpida dal fermento del tempo.
Torna al nostro cuore indigente, o vivente bellezza,
torna alla mensa ospitale ed ai templi.
Poichè Diotima vive come i fragili fiori all'inverno,
ricca del proprio spirito, ancora cerca il sole.
Ma il sole dello spirito, il mondo più bello, è caduto
e nella notte gelida urlano gli uragani.

Due soluzioni mi si aprono dinnanzi (come le famose due strade di Frost):
1. dire con tutta me stessa "bah!è un mondo complicato!" e attendere il corso degli eventi (stile nonno Sergio)
2. scegliere la filosofia della vodka e cha cha cha (stile Bridget Jones)
Ai posteri l'ardua sentenza.

3 comments:

raraavis said...

... anche a me è venuto da piangere...
E' stato l'incontro più bello che potessi fare domenica!
E pensa che l'avevo trovato a messa anche quando mi ha raccontato della sua malattia...
Dice il mio caro don Verzè: nulla è impossibile a chi crede. In questi mesi ci ho creduto tanto!

onar said...

pure io!io credo che Giovanni sia una persona eccezionale e vorrei che fosse eterna....ovviamente nn si può però credo che nn sarà qst la sua fine.

raraavis said...

Eccezionale indubbiamente. Io lo conosco poco. L'ho incontrato nella malattia, il momento della prova in cui, per questo, le persone sono più esposte, vulnerabili, ma anche autentiche. Il momento in cui si vede "di che pasta sono fatte".