Saturday, June 24, 2006

PENSIERI 2

Odorano di morte e ancora hanno la superbia di dimostrarsi saccenti e arroganti.

Man mano che passano gli anni in faccia a ciascuno va sempre più delineandosi il teschio. (C.P.)

Il mondo si evolve a velocità vertiginose e la sua mente rimane ferma al 1948.In più vuole insegnarmi come vivere.

Ti accorgi di provare un sentimento solo quando lo comunichi a qualcuno.Pur vergognandoti come un ladro.

Non appena comunichi un sentimento cessi di provarlo realmente.

Fa sempre piacere ricevere degli assorbenti per posta.8 per l'esattezza.

Wednesday, June 21, 2006

L'UNICA COSA CHE CONTA

Domanda cruciale della preghiera di oggi: chi è Gesù per te?

Sicuramente un Dio esiste,ma con altrettanta assoluta certezza posso dire che non è il Dio che la tradizione cristiana ci propina da secoli. Plotino diceva che Dio è inaferrabile,indicibile,incomprensibile per la mente umana limitata.Noi non possiamo pensare Dio se non come qualcosa che non è tutto il resto.Il Dio cristiano ha una forma fin troppo famigliare: è stato creato a nostra immagine e somiglianza. Non il contrario.
Gesù?Qualcuno in cui credevo, qualcuno che quasi mi hanno obbligata ad amare e conoscere.Ma forse è solo uno dei due farmakos che hanno impostato la mentalità e la cultura moderne. L'altro è Edipo.Il re perfetto e paterno che cerca di alleviare le sofferenze del suo popolo addossandosele fino all'autodistruzione. Un uomo superiore e perfetto,ma allo stesso tempo colpevole di un peccato atroce.Ogni farmakos ha la sua colpa da espiare,questo lo rende superiore.
E Sofocle scrisse la sua tragedia almeno 5 secoli prima di Cristo.Il mito però esisteva da prima. Da quando l'uomo ha cominciato a cercare risposte.

jhon barleycorn must die

Sunday, June 11, 2006

FISCHIA IL VENTO

L'unico sistema che conosco per liberarmi dalle cose,visi,situazioni che riconosco mi stiano incatenando o condizionando è la fuga.Sarà perchè sono vile i grande misura ma provo una certa gioia selvaggia nel correre via col vento che fischia alle spalle e i segni delle catene ancora freschi sui polsi.E la gioia diventa ancora più grande e crudele quando mi volto dall'alto della collina e vedo la miseria in cui ho lasciato i carcerieri chiedendomi come avessi fatto anche solo a pensare di avere a che fare con certa gente.Immagino si chiami crescita.O orgoglio.O quello che volete.
Sto tentando di spezzarle tutte queste catene,certo ci vorrà tempo e l'aiuto indispensabile di una fuga fisica oltre che mentale,per il momento inattuabile,però le mie piccole gioie me le sto prendendo piano piano,lasciando nel loro fango tutte le persone che mi hanno frenato,le parole che hanno tentato di ingabbiare la mia coscenza,le credenze,le fedi che mi sono state imposte eccetera.
Però,ci sono ancora luoghi in cui non posso impedirmi di andare nonostante senta che sono il concentrato di tutto quello da cui sto scappando con uno sforzo non banale.Luoghi e visi che fanno parte di un passato che sto rinnegando.Stili di vita,sguardi e persone che mi hanno soffrire e ora mi ora mi fanno sentire inadeguata,ancora piccola.E mi guardo orripilata mentre indosso la maschera più conveniente,quella che si aspettano io abbia indosso.La brucerei volentieri quella maschera,lei e tutti quelli che la vedono e si relazionano con essa pensando che sia io.Però ora so,so che non mi piace so che non sono io ad essere piccola ma gli altri ad essere minuscoli,prevedibili,bigotti,spaventati e prigionieri di una morale schiavizzante e ingabbiatrice.Quindi per libera scelta decido ora di dargli quest'ultima possibilità,vedere se cambia qualcosa,fingere ancora per un 3 settimane.Poi l'anno prossimo deciderò se tornare mi conviene materialmente o se sarà l'occasione giusta per scappare anche da qui.

jhon barleycorn must die

Sunday, June 04, 2006

PULIZIE DI PRIMAVERA (?)

impressionante quante cose possono stare in uno scatolone per anni senza che nessuno se ne ricordi nemmeno.Altrettanto notevole è scoprire che alcune cose di cui avevamo completamente dimenticato l'esistenza in realtà hanno condizionato il nostro pensiero dal momento in cui sono state riposte ad oggi.e ricordi come se piovesse.e vecchi quaderni in cui scrivevo le storie.e scemate scritte invece di ascoltare la lezione con compagne altrettanto attente.e nomi che saltano fuori da chissà quale antro della memoria e si piazzano su volti un tempo importanti e ora...e disegni che riportano stati d'animo e abitudini...
ho scoperto come funziona la macchina del tempo.
basta una soffitta.
o una vecchia canzone.

john barleycorn must die